Effettuare un pagamento in contanti è una situazione in cui ti sarai trovato diverse volte, una procedura che fino a pochi anni fa non prevedeva difficoltà o la necessità di conoscere le normative vigenti. Oggi se vuoi utilizzare questo metodo di pagamento, dovrai fare attenzione ai nuovi limiti che entreranno in vigore dal 1° luglio 2020. Ma quali sono le nuove condizioni per utilizzare il contante? E quali le sanzioni previste? Di seguito avrai tutte le indicazioni necessarie.
L’utilizzo dei contanti: le limitazioni di legge
Perché un limite ai movimenti dei contanti? Il fine della nuova legge di Bilancio 2020 è quello di contrastare uno dei grandi problemi dell’Italia, l’evasione fiscale e inoltre combattere la circolazione di denaro non tracciabile, che può essere elemento determinante per il riciclaggio di denaro proveniente da attività non legali.
In questa prospettiva già in passato dovevi fare attenzione ai quei movimenti economici non tracciabili. Infatti dal 1° gennaio 2002 la soglia era stata abbassata a 10.000 € per poi ridursi gradualmente negli anni successivi e arrivare con il decreto Renzi nel 2011 al minimo storico di 999,99 €. Nel 2016 si era tornato indietro, permettendoti un più ampio utilizzalo del denaro contante, portando la possibilità di pagare una prestazione professionale o un prodotto fino a un massimo di 3.000 € in contanti.
Quali sono i limiti previsti dal 1° luglio 2020
In base alla nuova legge di bilancio è stato stabilito che dal 1° luglio 2020, il tetto massimo di 3.000 € sarà sceso invece ridotto a 2000 € per tutto il 2020-2021 e successivamente scenderà ancora, raggiungendo la soglia di 999,99 €. Il fine non è solo quello di una lotta a 360° contro l’evasione fiscale, ma anche di spingerti a utilizzare uno dei diversi Bonus previsti dallo Stato e ratificati con la nuova legge di bilancio 2020, al fine di rimettere in modo l’economia italiana e al contempo avere una tracciabilità dei movimenti economici.
Ma quali sono le attività sottoposte ai limiti del 1° luglio 2020? Per quanto riguarda il cosiddetto cambio degli assegni, e il ritiro di soldi sui libretti a portatore non viene modificato, rimanendo alla soglia dei 999,99 €, mentre per quanto riguarda una serie di pagamenti previsti e che non richiedevano strumenti tracciabili si applicano una serie di modifiche. In particolare se prima avevi la facoltà di prestare soldi a un parente, ora dovrai fare attenzione alla soglia di 2.000 €, lo stesso vale nel caso in cui effettui una donazione. In ambedue i casi non avrai l’opportunità di frazionare il pagamento se il totale delle somme supera comunque la soglia limite stabilita.
Inoltre la nuova normativa non tocca i canoni di determinati affitti che potrai essere comunque pagare in contanti fono al massimo di 3.000 €, mentre vengono comprese le attività professionali e commerciali come può essere l’utilizzo di un dentista. In questi casi avrai comunque l’opportunità di rateizzazione in contanti quanto dovuto. Se dovrai effettuare un pagamento che supera il nuovo limite previsto, sarai obbligato a dover utilizzare un diverso sistema di trasferimento del denaro che dovrà quindi essere tracciabile e riscontrabile. A questo fine dovrai utilizzare il bonifico bancario o l’assegno non trasferibile.
Le sanzioni che si applicano in caso di violazione
Ma cosa succede nel caso in cui non rispetti il limite massimo di pagamento? Il decreto fiscale del 2020 ha introdotto un inasprimento delle sanzioni già previste dal D.Lgs 90/2017. In particolare si è avuto un cambiamento sia per ciò che riguarda le multe che ti verranno applicate direttamente se hai effettuato il pagamento, sia nel caso in cui, in quanto libero professionista a conoscenza del trasferimento, non hai segnalato la violazione agli organi competenti.
In base alle nuove soglie si è stabilito che se effettui pagamenti in contanti oltre la soglia dei 2.000 € ma non superano i 250.000 €, le sanzioni potranno essere tra i 2.000 € e i 50.000 € in base all’importo oggetto di violazione, mentre in quanto professionista, ti potrà essere applicata una penale dai 3.000 € ai 15.000 €. Se invece si supera la soglia di 250.000 €, le sanzioni saranno sempre commisurate all’importo erogato in violazione alla normativa, ma con una penalità che sarà di minimo 15.000 € e un massimo di 250.000 €. In quanto professionista a conoscenza del trasferimento di denaro in violazione di legge invece riceverai una sanzione tra i 3.000 € e i 15.000 €.