Dal 1º dicembre di quest’anno partirà il piano cashless del Governo: saranno incentivati tutti i pagamenti tracciabili, con bancomat, carte di credito e altre forme, con la possibilità di ottenere un bonus del 10% per spese fino a 3000 euro. Vedremo quali settori verranno coinvolti e quali saranno invece esclusi dal beneficio. Il Ministero dell’Economia sta anche varando provvedimenti per ovviare alle spese per le commissioni bancarie sostenute dai pubblici esercizi.
“Progetto Italia Cashless”, obiettivo: ridurre al minimo l’uso del contante
109 miliardi di euro è l’ammontare, ogni anno, dell’evasione fiscale. Il Governo ha quindi messo in campo una serie di misure che progressivamente porterà ad una soglia massima per l’uso del contante: 999,99 euro nel 2022. Il primo di questi provvedimenti è il rimborso di massimo 300 euro per una spesa minima di 3000 euro l’anno, per chi decide di utilizzare pagamenti elettronici.
Inizialmente si era pensato di scegliere soltanto alcuni settori, ovvero quelli ritenuti a più alto rischio d’evasione fiscale (il Portogallo, per esempio, ha identificato alcune tipologie particolarmente colpite dall’emergenza Covid19, come i barbieri, i ristoranti, coloro che forniscono servizi alla persona) ma in seguito c’è stato un cambio di rotta verso la possibilità di inserire tutte le categorie commerciali, alla luce dei dati sul calo considerevole del PIL, dovuto al lockdown causato dalla pandemia. Il “Progetto Italia Cashless” ha in previsione di varare anche un’esenzione fiscale per chi utilizza i buoni pasto elettronici, misura alla quale si sta già lavorando, che vedrà la luce probabilmente il prossimo anno.
Bonus Cashless: come funziona e quali pagamenti sono esclusi.
Dal 1°dicembre saranno oggetto di cashback tutti i pagamenti tracciabili. Questo significa non soltanto bancomat e carte di credito, ma anche i servizi recenti di cashless che prevedono l’utilizzo di telefoni cellulari, come per esempio Satispay. Recentemente molte banche hanno attivato propri servizi che consentono di lasciare a casa il portafoglio e utilizzare il solo smartphone come mezzo di pagamento: tutti questi meccanismi rientreranno nel bonus previsto.
I pagamenti esclusi saranno quelli on line. Il motivo è agevolare gli esercenti schiacciati dalla concorrenza spietata dei giganti del web e soprattutto ribaltare il rapporto conflittuale con il fisco, incentivando chi sarà disponibile nell’accettare anche i pagamenti più piccoli tramite pos.
Come si otterranno i rimborsi?
Non è ancora stata definita la modalità con cui il rimborso verrà effettuato, se tramite contante o altre forme.

In questo momento è al vaglio, al Ministero Dell’Economia, una procedura che consenta agli operatori del settore di far dialogare le transazioni con la piattaforma Pago PA, utile per registrare i pagamenti e renderli noti all’Agenzia delle Entrate, che li aggiungerebbe ai dati bancari già presenti in banca dati. Per fare cio’ sarà pero’ necessario un decreto attuativo che indicherà chiaramente tutti i passaggi e dovrà ricevere il via libera dal Garante della Privacy e dalla Corte dei Conti.
Commissioni bancarie e spese per i Pos: l’ostacolo più grande alla diffusione del cashless.
Fortemente voluta dal premier Giuseppe Conte, la riduzione del contante si scontra con i costi annuali sostenuti dagli esercenti per le transazioni elettroniche. E’ lui stesso a comunicare, in conferenza stampa da Beirut, il proficuo incontro ottenuto con gli “aquirers”, ovvero coloro che offrono i servizi necessari per effettuare i pagamenti tracciabili. “Anche loro – ha detto Conte – si rendono tutti conto dell’importanza che questo provvedimento avrà per il Paese, perché non solo i pagamenti saranno più veloci e trasparenti, ma sarà un modo per disincentivare i pagamenti in nero e l’emersione dell’economia sommersa.”
Sono quindi al vaglio diverse ipotesi per poter andare incontro alle spese sostenute dai commercianti. La più accreditata è introdurre un credito d’imposta per le commissioni pagate dai piccoli esercenti, per far sì che sia appetibile, soprattutto per loro, utilizzare strumenti elettronici anche per piccoli importi.
Le previsioni di Banca D’Italia sulla diminuzione del contante
Nel corso delle audizioni in occasione dell’ultima legge di bilancio, Banca D’Italia sottolinea quanto i consumatori siano sensibili ai meccanismi premiativi (come bonus, punti, sconti) e che si prevede un aumento dell’uso dei pagamenti elettronici nell’ordine del 10%, grazie a questo provvedimento.