Limite al Pagamento in contanti del 2020: cosa prevede la normativa

Attraverso il denaro contante è possibile pagare soltanto cifre che abbiano un importo inferiore ai 2.999,99 euro. Per tutti i pagamenti che prevedono importi superiori, quindi a partire dai 3.000 euro, è obbligatorio che essi avvengono soltanto con mezzi tracciabili come ad esempio bonifici, carte di credito e bancomat. Questa normativa resterà in vigore però soltanto fino al mese di giugno, periodo nel quale tale limite subirà un’ulteriore diminuzione esattamente dal primo luglio 2020. Da questo momento in poi i pagamenti in contanti potranno avvenire soltanto fino ad un importo massimo di 1.999,99 euro. I controlli di tranciabilità dei pagamenti inizieranno quando si supererà la soglia dei due mila euro.

Sanzione in caso di inadempimento alla normativa sul contante

Per coloro che non rispettano tale normativa, la legge prevede delle sanzioni amministrative, il cui importo viene calcolato in base all’ammontare dell’infrazione. In particolar modo, se il contribuente non rispetta i limiti imposti, potrebbe andare in contro ad multa che va da un minimo di tre mila fino ad un massimo di 50 milioni di euro mentre se la trasgressione avverrà dopo il 1 luglio 2020, ovvero dopo l’entratata in vigore della nuova norma, si rischia una sanzione che va dai due mila euro fino ai 50 mila euro.

La multa verrà erogata a tutti quei soggetti che hanno contribuito a partecipare all’operazione di violazione del denaro contante.
Il Governo cerca così di indirizzare i cittadini all’utilizzo dei mezzi di pagamento tracciabili per cercare di contenere l’utilizzo del contante fino alla soglia dei mille euro.

Limite Pagamento Contanti
Limite Pagamento Contanti

Quando viene effettuato l’accertamento da parte dell’Agenzie delle Entrate e dalla Guardia di Finanza

Come spiega nel dettaglio la norma, non è possibile pagare importi che superi i due mila euro in contanti, ma soltanto attraverso mezzi di pagamento tracciabili. E’ possibile soltanto rateizzare il pagamento, tenendo conto di determinate condizioni. L’Agenzia delle Entrate in concomitanza con la Guardia di Finanza, svolgono un lavoro cruciale in questo ambito perché controllano in modo scrupoloso e con intervalli periodici, il trasferimento di denaro contante che superano i limiti imposti dalla norma vigente. In caso di violazione, L’Agenzie delle Entrate, potrà procedere entro 90 giorni con l’accertamento notificato.

Il consumatore, in questo caso, a sua discolpa potrà presentare una prova entro 30 giorni che dimostri l’avvenuto pagamento attraverso soltanto mezzi tracciabili. Solo in questo modo, la Guardia di Finanzia deciderà se procedere con un’eventuale sanzione oppure se archiviare completamente la questione. E’ importante così avere seguire la nuova normativa e utilizzare il contante soltanto fino all’importo massimo di 1.999,99 euro.

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